Riceviamo e pubblichiamo una lettera del Notaio Maria Lanzillotta.

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Noci quarant’anni dopo.

E’ difficile dire addio ad un luogo che ha fatto parte di me, non solo professionalmente, ma soprattutto umanamente, ed è per questo motivo che preferisco pensare ad un arrivederci. Oggi il Notaio lascia Noci, ma la donna resterà legata a questo luogo che per più di quarant’anni mi ha adottata, resa orgogliosa e soprattutto mi ha dato la possibilità di onorare il mio pubblico ufficio, grazie anche alla preziosa attività dei miei collaboratori . In questi lunghi anni sono stata per voi il NOTAIO, figura prestigiosa, che di fatto garantisce la comunità a cui appartiene; ben presto, però, avete dimostrato come un paese possa diventare “casa”, anche per il Notaio.

Ho conosciuto le vostre famiglie, i vostri sacrifici, i vostri successi, le vostre gioie ed i vostri dolori, ho potuto testimoniare le generazioni passate e le loro tradizioni, mi avete aperto le porte delle vostre case e masserie, mi avete onorato con i vostri inviti, ed io ho portato Noci nella mia vita professionale ed intima, con rispetto e gratitudine. Dal mio primo studio in via Principe Umberto, passando per via Tommaso Siciliani sino a via Kennedy è passata tutta Noci, ed io dietro la mia scrivania ho cercato di servirvi con impegno, dedizione e competenza.

Ho conosciuto il rispetto e la gratitudine di una comunità che ancora oggi dopo quarant’anni, mi onora dei suoi sorrisi e delle sue parole. Ho visto crescere le realtà imprenditoriali locali, mi sono sentita parte di un bellissimo disegno che adesso dopo quarant’anni mi vede triste, ma al tempo stesso serena per aver viaggiato con voi come Notaio e come donna. Chiudo il mio studio con rammarico portando con me le vostre storie, i vostri sorrisi e le vostre lacrime, perché in fondo il Notaio è il custode di tutte le storie belle e brutte, che porterò con me come ricordi cari.

Grazie
Maria Lanzillotta